Il mondo dei Pannolini lavabili è in continua espansione. Sono diventate numerose ormai le famiglie che scelgono per la pelle del proprio bambino i pannolini in tessuto ma purtroppo ancora troppo poche per poter cominciare a fare la differenza. Riportiamo un articolo scritto da un nostro fornitore sull'uso dei Pannolini lavabili nel mondo.
Quanto sono comuni i pannolini usa e getta nel mondo rispetto a quelli lavabili ... o al non indossarli?
È sempre bello pensare fuori dagli schemi, in questo caso per capire cosa pensano le diverse zone del mondo per quanto riguarda l'igiene del bambino. I bebè nascono ovunque e, ovviamente, i loro pannolini andranno pur cambiati. Ma come viene affrontata questa esigenza laddove nessuno può permetterseli? E poi, quale ruolo occupano i bambini nelle varie culture? Come viene affrontata la cura dei più piccoli da parte dei genitori, in generale? Grazie a chi viaggia in giro per il mondo e per i continenti, per lavoro o per trovare delle migliori condizioni di vita, abbiamo potuto fare amicizia con famiglie provenienti da paesi che per noi sarebbe difficile visitare, e per questo possiamo scrivere questo articolo. Queste informazioni non vengono certo da Wikipedia o dalle ricerche su internet, ma da amichevoli chiacchierate coi locali di queste regioni. Unisciti a noi ed immergiti nella foresta fluviale profonda, nel caldo dell'Africa, o nell'avida Europa.Iniziamo il nostro viaggio nel mondo dei pannolini da qui, l'Europa.
I pannolini usa e getta sono molto diffusi nel vecchio continente. Quelli in tessuto sono generalmente considerati per i "fanatici dell'eco-friendly", e sono tanti i luoghi comuni inesatti che diffondono confusione a riguardo, sia in termini di "dicerie" che sui social. Sono davvero poche le famiglie (tra il 3 e il 10%, a seconda del Paese) che scelgono i pannolini lavabili. Le tendenze però cambiano, e questi ultimi stanno diventando sempre più conosciuti negli ultimi tempi. Potrebbe essere per lo stampo "ecologico" che alcuni genitori vorrebbero dare alle prossime generazioni, o per via dell'incredibile spreco generato dai pannolini usa e getta da buttare ogni giorno, o ancora, per la consapevolezza dell'impatto futuro del pannolino "di plastica" sulla salute della prole. In ogni caso, sempre più coppie iniziano a dare grande importanza alla scelta del pannolino.
Facendo un esempio, in Svizzera è obbligatorio acquistare dei sacchetti dell'immondizia speciali solo per i pannolini, pagando quindi maggiormente per questo genere di rifiuti. In Germania accade lo stesso in alcuni quartieri o stati federali. In diverse città si può scegliere tra questi sacchetti speciali, oppure pagare per un grosso contenitore dell'immondizia nel quale riversare tutti i rifiuti prodotti. Dato quindi che non è solo il costo "infinito" dei pannolini a influire sui budget familiari, sono sempre di più quelli che alla fine scelgono di abbandonare l'usa e getta a favore del pannolino in tessuto.
I più piccoli giocano un ruolo fondamentale nelle società europee, ed i genitori vogliono sempre e solo il meglio per loro. Dopo la nascita, infatti, i discorsi più frequenti riguardano sempre come accudire e far crescere al meglio i bambini, con le varie iscrizioni a corsi di nuoto e yoga per l'infanzia, ecc. Informarsi sulla salute è sempre ottima cosa, ed è in fin dei conti naturale scegliere il pannolino in tessuto per il proprio bebè.Adesso passiamo al caldo della profonda Africa, nel Zambia.
In questo paese, gran parte della popolazione è povera a tal punto da impedire ai genitori persino di acquistare i pannolini in tessuto. Questa pessima situazione finanziaria genera quindi un approccio estremamente diretto - i bambini di queste famiglie rimangono senza pannolino subito dopo la nascita. E non allo stesso modo di come viene fatto da alcuni nel mondo Occidentale. Qui i bambini il pannolino non lo indossano mai, e spesso finiscono per fare la pipì addosso a qualcuno. Per questo motivo devono asciugarsi subito, altrimenti verranno puniti per aver fatto qualcosa di sgarbato. In realtà i bambini vengono visti come una benedizione e un tesoro per la famiglia, ma devono comunque iniziare a dare una mano con le faccende quotidiane appena ne sono in grado. Prima di allora saranno nonni o fratelli più grandi a occuparsene. Tutti i bambini devono quindi "crescere" e diventare autosufficienti molto rapidamente.Possiamo trovare delle similitudini nei nativi del Sud America e nella loro cultura.
Gli Indiani o gli Mbya non utilizzano i pannolini, perché non possono permetterseli. Hanno dei piccoli pantaloni di gomma che rivestono internamente con vecchi panni, o magari coi loro stessi vestiti. Alcuni non possono avere nemmeno quelli, e magari la loro unica coperta è stata sporcata dal bambino. I problemi più grandi arrivano col freddo. Durante il giorno i bambini sono nudi dalla vita in giù. Le madri imparano a capire subito quando il bebè deve farla, spostandolo subito dalle coperte. Così facendo i bambini imparano a pulirsi praticamente subito. E non appena possono sedersi, si accovacceranno in giro e faranno con disinvoltura quel che devono.
Le mamme indiane allattano i bambini fin quando nasce il successivo. Di solito accade dopo 1 anno e 7 mesi. Le conoscenze sulla salute dei più piccoli sono scarse, dato che nella cultura indiana non si spiega tanto il perché delle cose, ed i popoli si affidano ciecamente alle tradizioni. Purtroppo capita spesso che i bambini si ammalino perché non hanno i vestiti, il che li porta a prendere la polmonite e morire. Loro credono sia colpa degli spiriti del fiume, che portano le malattie e uccidono i bambini, rubandogli l'anima.
I piccoli vengono lavati solo quando sono sporchi, fatta eccezione però per la sporcizia tra le dita. Quest'ultima viene lasciata, in quanto credono che i bambini diventeranno dei ladri altrimenti. Gli si parla molto poco, perché credono che abbiano un'anima anziana. Per via di questi timori, quando gli viene rivolta la parola, non usano un linguaggio infantile. I bambini vengono trasportati in un panno legato a spalle e addome. Se le famiglie trovano una sacca per la farina, ne ricavano un'amaca dove li metteranno a nanna.La situazione è molto simile coi nativi del Chaco (Brasile).
Bambini e neonati qui vengono trattati bene, con le mamme che li portano in giro avvolti in uno scialle legato al ventre. Se hanno fame, avranno la fonte a portata di bocca :) Gli Indiani cercano di evitare il pianto nei bambini, in quanto credono che la loro anima possa abbandonare il corpo se piangono. Al posto del pannolino indossano un panno, che viene asciugato al sole e riutilizzato. I vestiti vengono lavati solo se la madre deve recarsi alla sorgente. Appena i più piccoli imparano a camminare, faranno i loro bisogni dove gli capita. Se la madre nota della popò sul bambino, gliela pulirà via dalle gambe con un bastone per poi lavargliele. Ovviamente, il vaso non sanno nemmeno cosa sia.
Per i cittadini di Paraguay e Brasile la situazione è totalmente diversa. Le pubblicità e gli spot TV hanno fatto conoscere alla popolazione locale i "moderni" pannolini usa e getta. Poterseli permettere è visto come un segno di prosperità. Nel Paraguay, però, il loro smaltimento rappresenta un enorme problema, in quanto non esistono sistemi per la raccolta dei rifiuti come li conosciamo nell'Occidente. Di solito i rifiuti vengono bruciati in giardino - scavano una fossa, ci piazzano la spazzatura e appiccano il fuoco. Purtroppo, i pannolini non bruciano nel migliore dei modi, e i cani randagi finiscono per trascinarseli in giro.
Oltre a questo, sono tantissime le discariche per i pannolini usati in questi paesi, e come possiamo immaginare, finiscono per diventare montagne di panni sporchi. Fortunatamente, grazie a internet e ai mass media, sempre più madri locali scelgono i pannolini lavabili (non diciamo genitori perché i padri non sono "proprio" coinvolti nella cura dei più piccoli, le ragazze madri sono addirittura il 60%). Possiamo quindi dire che i problemi ambientali stanno iniziando a ricevere considerazione persino in questi paesi.
Riassumendo? Nei paesi poveri i pannolini usa e getta sono totalmente fuori discussione per via della mancanza di denaro. In altre nazioni, invece, sono diventati un lusso e un segnale di benessere solo grazie ad una scaltra opera pubblicitaria e di marketing. Noi di Bamboolik abbiamo l'obiettivo a lungo termine di riportare i pannolini lavabili (moderni) nelle menti dei genitori. Ci auguriamo che quando si dice di utilizzare "pannolini normali" si intendano in realtà quelli lavabili in tessuto, non quelli usa e getta. Nella maggior parte del mondo, questi ultimi sono tutto fuorché "normali".
Questo articolo è reso possibile grazie alle esperienze di viaggio della nostra consulente sui pannolini lavabili dalla Germania, Rebekka Gansel.
Potete trovare qui la versione originale in inglese:https://www.bamboolik.eu/en/blog_detail/diaper-changing-worldwide